Come incide la sostenibilità nella scelta di una professione o di un’azienda per un dipendente?
La sostenibilità è oggi un tema che sta interessando sempre più aspetti della nostra quotidianità, compreso quello lavorativo.
Lo attesta una recente ricerca di Deloitte “Il Cittadino Consapevole: comportamenti virtuosi in azienda per raggiungere un successo sostenibile”, la quale ha dimostrato come vi sia maggiore interesse da parte dei dipendenti verso le imprese che abbiano avviato percorsi e iniziative di maggiore coinvolgimento dei collaboratori e la volontà di creare maggiore soddisfazione lavorativa.
La crescente consapevolezza e attenzione dei cittadini influisce, infatti, sulla valutazione del proprio impegno lavorativo e del posizionamento sul tema del datore di lavoro:
- Il 47% degli italiani predilige aziende che garantiscono un equilibrio tra vita privata e professionale;
- Il 64% lavora più volentieri nelle organizzazioni con impatto ambientale positivo;
- Un dipendente su 4 si dichiara disponibile a cambiare l’attuale datore di lavoro per uno più attento alla sostenibilità, anche a fronte di una riduzione della retribuzione.
Work life balance e flessibilità: un nuovo modello di business
Seguendo la ricerca si delinea un chiaro paradigma per cui le imprese sono chiamate a rispondere agli incentivi dei propri dipendenti rispetto a temi quali flessibilità e work life balance, sviluppando di conseguenza la propria strategia ed operatività in favore della sostenibilità non solo ambientale, ma anche sociale ed economica.
Come affermato da Andrea Poggi, Innovation leader di Deloitte in Italia, e riportato sul Sole 24 Ore: “Le aziende dovrebbero continuare, ora più che mai e in maniera convinta e organizzata, a tenere conto delle esigenze delle persone che le costituiscono, facendo convergere le aspettative economiche e industriali con quelle sociali e individuali. Emerge anche una forte richiesta da parte dei lavoratori di rendere l’impegno verso la sostenibilità più strutturale, meno episodico e fortemente legato a una chiara e coraggiosa visione di business”.
Wholeness: il benessere non è solo lavorativo
Quando parliamo di benessere in azienda, si sta facendo spazio un nuovo concetto, quello di “wholeness” (dall’inglese “interezza” o “completezza”). Si riferisce, in parole semplici, all’idea di trattare i dipendenti come individui completi e integrali, riconoscendo e supportando tutti gli aspetti delle loro vite. Questo approccio considera non solo il benessere fisico, ma anche quello emotivo, sociale, finanziario e professionale dei dipendenti.
In pratica, promuovere la wholeness significa creare un ambiente lavorativo che riconosce e rispetta le sfide personali e professionali dei dipendenti, consentendo loro di bilanciare il lavoro con la vita familiare, sociale e personale. Ciò può includere politiche flessibili sul lavoro, programmi di sostegno psicologico, iniziative per la gestione dello stress, opportunità di sviluppo personale e professionale, e in generale, un clima di lavoro inclusivo e rispettoso.
Promuovere la wholeness non solo migliora il benessere complessivo dei dipendenti, ma può anche portare a una maggiore soddisfazione lavorativa, maggiore impegno e produttività, oltre a contribuire a ridurre l’assenteismo e l’alto turnover aziendale. In sintesi, si tratta di riconoscere che i dipendenti sono persone complete e sostenere il loro benessere in tutte le dimensioni della loro vita.
Sostenibilità uguale prosperità
La consapevolezza della necessità di un approccio virtuoso ed etico diviene oggi il fulcro fondamentale per promuovere non solo il benessere sociale e la tutela dell’ambiente, ma anche la prosperità dell’impresa e dei dipendenti in termini di bilanciamento tra vita privata e sviluppo professionale.
I servizi e il metodo di LEOALES SB accompagnano le aziende verso un percorso di sviluppo sostenibile fondato sul benessere della persona e sulla cultura della sostenibilità.
